giovedì 4 settembre 2014

Ancora sull'emigrazione dei marchi italiani

Breve post per segnalare questo articolo a firma Mitt Dolcino, dove si ripercorre rapidamente la storia di alcune delle principali svendite cessioni all'estero di aziende italiane, focalizzandosi sui principali artefici (pochi, quasi sempre gli stessi) di quelle operazioni e sulle conseguenze (tristi) in termini di occupazione e crescita delle aziende cedute.

Ancora una volta è evidentissima l'urgenza di difendere ad ogni costo il patrimonio di aziende, tecnologia, infrastrutture che le generazioni precedenti alla nostra hanno saputo costruire nonostante guerre, occupazioni, crisi e competizione internazionale, e che da più di trent'anni ormai è bersaglio di un durissimo attacco volto a desertificare l'industria italiana riducendoci da terza potenza economica europea al rango di paese satellite, dipendente in tutto dall'estero.

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